DERMATITE NODULARE : SORVEGLIATE 3 PROVINCE VENETE
Forte preoccupazione tra gli allevatori padovani per l’epidemia di Dermatite nodulare contagiosa, malattia virale dei bovini causata da insetti come mosche, zecche e zanzare che può portare gli animali alla morte. Dalla Sardegna, dove il virus è partito, portando all’abbattimento di oltre 300 capi, la Lsd si è spostata nel Nord Italia, colpendo un allevamento di bovini da carne nel mantovano. Il Ministero della Salute che ha decretato lo stato di allerta, ha definito alcune zone di protezione e di sorveglianza, tra queste anche quattro province venete: Padova, Vicenza, Verona e Rovigo. Nelle zone di protezione, che comprendono un raggio di 20 chilometri da un focolaio, e nelle zone di sorveglianza, fino a 50 chilometri, sono state imposte restrizioni sulla movimentazione del bestiame. La provincia di Verona è interessata sia dalla zona di protezione che di sorveglianza, mentre parte delle province di Vicenza, Padova e Rovigo rientrano nelle zone di sorveglianza. Corretto dire che al momento la situazione è sotto controllo e non si segnalano focolai tra gli allevamenti del Veneto. Se la Lsd dovesse colpire in Veneto il comparto subirebbe l’ennesimo duro colpo. Le difficoltà che il settore della zootecnico sta vivendo in questi anni sono su più fronti: normative complesse, impatto ambientale e questioni di benessere animale logicamente sempre più rigide e naturalmente malattie animali. Calano i guadagni per gli allevatori veneti in sintesi, ma non gli obblighi e i doveri che sono in continuo aumento.