AL PARCO MILCOVICH CON 9 DOSI DI COCAINA IN MANO
Gli agenti della questura di Padova all’interno di un parco cittadino hanno arrestato un giovane pusher. I personale della Squadra Mobile durante alcuni controlli nel quartire Arcella, all’interno del parco Milcovich, ha notato un diciannovenne tunisino. Il giovane richiedente asilo, noto alla Polizia che lo aveva già denunciato e arrestato per spaccio e reati contro il patrimonio fin da quando era minorenne, camminava lentamente guardandosi attorno in attesa di qualcuno, presumibilmente un acquirente, stringendo un involucro bianco tra le mani. Alla vista dei poliziotti ha iniziato ad accelerare il passo e, poco prima di essere bloccato, ha cercato di disfarsi dell’involucro che stringeva in mano , gettandolo in un cespuglio. L’oggetto è stato recuperato dai polizzioti e conteneva ben nove dosi di cocaina, quasi dieci grammi. Una volta perquisito sul posto senza trovargli altro addosso, i poliziotti lo hanno accompagnato in Questura dove la droga è stata analizzata confermando si trattasse effettivamente di cocaina, successivamente l’uomo è stato identificato nonostante i quattro alias forniti nel corso di precedenti controlli. Dalla banca dati della Questura sono emerse nei confronti del 19enne: una denuncia per furto di una bicicletta nel 2024, una per rapina aggravata commessa nel 2024 quando con altri connazionali, in provincia di Pesaro, aveva accerchiato un coetaneo e dopo averlo minacciato con un coltello e malmenato gli avevano sottratto il monopattino elettrico, due denunce ed un arresto a Padova, quest’ultimo in zona Arcella a maggio 2025, sempre per spaccio e detenzione ai fini spaccio di cocaina e hashish. Terminati gli accertamenti il tunisino è stato arrestato e trattenuto in Questura in attesa del giudizio di convalida dell’arresto che si è tenuta nella mattinata di sabato 5 luglio, all’esito del quale il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma in attesa del processo che si terrà nelle prossime settimane.
