INQUINAMENTO LUMINOSO, 4 COMUNI SU 10 NON A NORMA
Il cielo notturno del Veneto è inquinato. Già, perché non esiste solo l'inquinamento atmosferico o quello del suolo e delle acque. Anche il nostro cielo, inondato di luce elettrica, può dirsi inquinato.
Questo avviene quando la luce artificiale si diffonde anche dove non dovrebbe, invece di rimanere concentrata sulle strade o a beneficio delle attività umane.
Oltre a rendere più difficile, se non impossibile, l'osservazione del cielo notturno, tanto a occhio nudo quanto agli strumenti astronomici, può avere ricadute sulla qualità del sonno e sui cicli di attività degli animali. Senza parlare dello spreco energetico.
Ecco, stando all'ultima relazione di ARPAV sull'inquinamento luminoso in Veneto, 4 comuni su 10 non sono in linea con i piani per contenere la diffusione.
Ma c'è di più: le maggiori fonti di luce dispersa sono le aree industriali, i centri commerciali, gli impianti sportivi. Da qui l'importanza che tutti i comuni adottino un aggiornato Piano di Contenimento e che questo venga fatto rispettare anche ai soggetti privati.
Una tra le soluzioni più utilizzate è installare lampade a LED, più efficienti, più durature e capaci di indirizzare la luce evitando dispersioni. La Regione, in questo quadro, vuole sensibilizzare le amministrazioni che ancora non hanno pianificato interventi ad agire in maniera più decisa.