SAN BORTOLO:100 PAZIENTI TRATTATI CON TERAPIA CAR-T
VICENZA - Sono passati cinque anni da quando il primo paziente affetto da una forma particolarmente aggressiva di linfoma veniva infuso con una terapia CAR-T. L’ospedale di Vicenza all’epoca era il primo centro autorizzato AIFA in tutto il Nord e a tutt’oggi unico per la terapia delle forme oncoematologiche dell’adulto assieme all’Università di Verona. Sono già cento i pazienti che proprio al San Bortolo hanno potuto beneficiare di questa terapia all’avanguardia è diventato uno standard terapeutico grazie ai positivi riscontri ottenuti.
Questa terapia utilizza cellule CAR-T, globuli bianchi prelevati dal paziente. Dopo la raccolta vengono inviati in laboratori specializzati dove sono modificate per essere iperattive verso determinate cellule malate, Reinfuse nel paziente inducono nell’organismo una risposta immunitaria contro il tumore. Una metodica all’avanguardia che ha ancora grandi margini di sviluppo non solo nel trattamento di linfomi particolarmente aggressivi del sangue. Ma cosa significa per un paziente essere sottoposto a questa terapia?