GAZA, UCCISE 15 PERSONE CHE ASPETTAVANO CIBO
Per i palestinesi lungo la Striscia resta ormai solo la fame. Nelle ultime ore un bombardamento dell’esercito israeliano ha provocato la morte di 15 persone.
Le vittime erano in coda per prendere del cibo in uno dei pochi centri umanitari ancora operativi, quando improvvisamente alcuni raid provenienti da Gerusalemme li hanno colpiti.
Così come le morti, non si arresta nemmeno la crisi umanitaria. Adulti e bambini sono costretti ad aspettare ore sotto il caldo atroce per ottenere anche un goccio d’acqua. I pochi aiuti che entrano nella Striscia non bastano per le oltre due milioni di persone che ci vivono. “Stiamo vivendo come dei cadaveri ambulanti” commenta un residente locale. Nel mentre l’Università di Padova non resta a guardare.
A rompere il silenzio sulla situazione in Medio Oriente è il Dipartimento di Scienze Politiche.
Nei giorni scorsi, un Consiglio straordinario ha approvato all’unanimità una mozione in difesa della popolazione civile palestinese. “La violazione del diritto internazionale umanitario non è tollerabile”, commenta il testo, “così come l’ambiguità delle istituzioni di fronte a questo massacro”. Presenti all’incontro anche i rappresentanti di UDU Padova, che hanno esposto un emendamento.