CURARE UN PAZIENTE CRONICO COSTA 21 VOLTE IN PIÙ
Il peso delle malattie croniche sta diventando insostenibile per il nostro Sistema Sanitario.
Può sembrare un ragionamento di freddi numeri tuttavia va considerato: un paziente cronico può costare fino a 21 volte di più di uno ordinario. E se un italiano incide sul sistema sanitario in media per 2mila euro l’anno, un paziente con quattro cronicità può arrivare a costarne oltre 42mila.
Pesa, in particolare, la mancata aderenza alle terapie da parte dei pazienti, che fa peggiorare le patologie, aumenta i ricoveri e gonfia i conti delle Regioni.
Negli ultimi vent’anni la spesa per le cronicità in Italia è quasi raddoppiata e la situazione rischia di peggiorare con il progressivo invecchiamento della popolazione.
Ma come si può invertire la rotta? Il professor Colombo indica quattro strategie chiave: programmi di auto-monitoraggio dei pazienti, più informazioni sui farmaci e sui rischi di un uso scorretto, coinvolgimento attivo dei farmacisti e terapie più semplici da seguire.
Infine, attenzione al cosiddetto overtreatment: troppi farmaci insieme, soprattutto nei pazienti fragili, aumentano il rischio di interazioni e complicazioni. Un approccio personalizzato, che punta anche alla deprescrizione guidata, può migliorare la salute dei pazienti e alleggerire i costi per il servizio sanitario.