ASSOLTO IL PADRE CHE GETTÒ LA FIGLIA DAL TERRAZZO
È stato assolto dall'accusa di tentato omicidio. Non è responsabile, poiché incapace di intendere e volere al momento dei fatti, il padre che nel gennaio del 2024 aveva gettato dal terrazzo di casa la figlioletta di 5 anni a Cinto Caomaggiore, comune del Veneto orientale. La sentenza, pronunciata ieri mattina dal tribunale di Pordenone in rito abbreviato, chiude così la vicenda giudiziaria: l’uomo non è imputabile, per quanto accaduto.
Quella sera il padre, un professionista sanitario originario della bassa pordenonese, disperato perché stava naufragando la nuova relazione avviata dopo l'interruzione di quella con la madre della piccola, aveva fumato almeno uno spinello – poi ritrovato dai carabinieri - e a un certo punto aveva chiuso la figlia all'esterno, sul terrazzo di casa. La piccola aveva capito che il padre non era in sé, aveva provato ad aprire la porta per rientrare ma non ci era riuscita. È stato allora che il padre, uscito sul terrazzo, aveva scagliato la bambina di sotto, facendole fare un volo di almeno 4 metri. Successivamente, lui stesso si era lanciato, tentando il suicidio. Alla fine, la bimba se l’era cavata con un forte trauma cranico, mentre il padre aveva rimediato alcune fratture.
Oggi, pur non essendo imputabile e risultando quindi innocente per i fatti accaduti, l’uomo ha seguito un percorso in un centro di salute mentale, che continua a frequentare, assumendo tutti i farmaci che gli erano stati prescritti, e non può avvicinarsi alla casa in cui vivono madre e figlia.