TRAGEDIA SANTELENA: UN VIDEO IMMORTALA TUTTO
VENEZIA - Svolta nelle indagini sulla morte di Anna Chiti, la 17enne dell'istituto nautico di Venezia rimasta uccisa sabato in un incidente su un catamarano charter. La ragazza pare stesse svolgendo le mansioni di 'marinaia' senza un contratto di lavoro. La giovane pare in realtà dovesse svolgere il ruolo di interprete, parlando diverse lingue, dato che l’imbarcazione era stata noleggiata da alcuni stranieri. Atteso nelle prossime ore il rapporto dettagliato sulle indagini condotte dalla Capitaneria di Porto per verificare possibili responsabilità. Non ancora formalizzata la decisione di disporre l'autopsia.
Si è saputo intanto che gli ultimi istanti di vita di Anna sono stati fermati in un video delle telecamere di sicurezza della Marina di Santelena, la darsena dove il catamarano sabato era in fase di attracco. Difficile stabilire adesso se sia stata la giovane a prendere l'iniziativa di aiutare il comandante, raccogliendo la cima che serviva per l'attracco, o se qualcuno, al contrario, le abbia chiesto di farlo. Sabato pomeriggio tirava un vento di scirocco piuttosto forte circa 15 nodi secondo i presenti, che ha reso la manovra di attracco difficoltosa. Lo skipper non avrebbe chiesto tuttavia l'appoggio del personale della darsena, che era pronto. Dalle prime immagini delle telecamere di videosorveglianza consegnate agli inquirenti parrebbe che la giovane stesse tentando di saltare sul pontile con la cima a tracolla e intorno al fianco per il peso, ma è inciampata, finendo in acqua. E' riemersa subito, ed ha tentato di risalire sul catamarano, ma la cima gli si è agganciata sull'elica in movimento - la barca era in manovra - e l'ha trascinata giù, senza darle scampo. In quei concitati momenti, il comandante del catamarano si è tuffato, ma non è riuscito a sbrogliare la cima dalla stretta dell'elica. Solo un sommozzatore dei vigili del fuoco, arrivato subito dopo, è riuscito a raggiungere il corpo, imprigionato sotto allo scafo, e a tagliare la corda. Pochi minuti sott'acqua, ma che hanno reso vano il tentativo di rianimare la ragazza.