NELLE CARCERI ITALIANE SI MUORE DI CALDO
VENETO- La penisola bolle, si registrano punte di calore intorno ai 36°. Con il caldo, torna viva l’emergenza sovraffollamento delle carceri italiane. A porre domande alle Ulss italiane riguardo alla situazione dei detenuti, data la loro competenza rispetto alla salute dei carcerati, l’Associazione Luca Coscioni che denuncia la situazione allarmante igienico-sanitaria e di sovraffollamento delle strutture detentive del Paese. A rispondere , solo 66 Strutture del SSN , fornendo un quadro parziale ma di per sè allarmante. Partiamo dalle presenze nazionali 62.722 rispetto a una capienza di 51.280. Per il Veneto solo le Ulss: 1 Dolomiti, 2 Marca Trevigiana e 3 Serenissima hanno fornito dati. Per motivi di tempistiche televisive sintetizziamo quanto emerso. Belluno soffre di infiltrazioni, muffa, carenza docce , manca l’acqua calda e alcune sezioni sono chiuse per problemi strutturali. Urge la riapertura della sezione dedicata agli psichiatrici. Sulla falsa riga bellunese, Treviso dove si contano 231 detenuti rispetto a una capienza regolare di 141, segnalata l’urgenza di un piano di prevenzione della legionella. Situazione migliore nelle strutture veneziane dove la gravità principale sarebbe il sovraffollamento. A Vicenza si conterebbero 357 reclusi su 278 posti disponibili, le cucine non sarebbero idonee dal punto di vista igienico-sanitario. Maglia nera ancora una volta per Montorio Veronese dove la soglia detentiva è superata da oltre 230 presenze in eccesso. Nel dettaglio si conterebbero 529 detenuti per 355 posti disponibili. Celle prive di impianti di condizionamento, acqua calda, le docce pare siano fatiscenti. Particolarmente grave la situazione delle quattro camere destinate all'osservazione psichiatrica che hanno un impianto di riscaldamento, condizionamento e riciclo dell'aria non funzionante. Padova con la casa Circondariale e il Carcere Due Palazzi non ha fornito risposte. Ancora una volta ricordiamo la funzione di recupero delle carceri nei confronti del detenuto e non di annullamento.