50 GIORNI DI ALLERTA A VICENZA, UN'ANNATA NERISSIMA
Otto mesi dall’inizio dell’anno, e tra questi più di un mese intero vissuto con l’ansia di finire sott’acqua, e la Protezione Civile e i sindaci in tenuta d’emergenza. Da inizio anno a fine agosto, in tutto il territorio vicentino il maltempo ha tenuto sotto scacco la provincia: ultimo episodio, martedì notte, l’ennesimo fortunale che tra rovesci d’acqua consistenti e vento forte ha portato danni e disagi in molte zone della provincia berica. Il conto totale, dice che sinora sono stati ben 35 i bollettini regionali di criticità idrogeologica ed idraulica che hanno riguardato la provincia vicentina: più di un mese alle prese con l’emergenza, e se consideriamo che in molti casi l’allerta si estende in più giornate, si arriva tranquillamente ad una cinquantina di giornate nella morsa di acqua e vento, in condizioni meteo potenzialmente critiche.
I fenomeni meteorologici, per quanto attesi, sappiamo bene stiano diventando sempre più frequentemente estremi. Da gennaio ad oggi sono stati 24 gli eventi atmosferici che si sono sviluppati nel Veneto e che hanno fatto alzare la guardia in almeno uno degli otto bacini in cui è suddivisa la regione. Monitoraggio che ha portato all'emissione di 51 avvisi di criticità. Di questi, 35 hanno interessato in qualche modo il Vicentino, in alcuni casi coinvolgendo il bacino dell'Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, in alcuni casi il bacino del Basso Brenta-Bacchiglione, in altri casi entrambe le aree.
Solo il mese di febbraio, sino ad oggi, non ha registrato nemmeno un’allerta nel territorio berico. In tutti gli altri c’è stata almeno una situazione critica, e in alcune zone si sono registrate anche quattro inondazioni.
L’ultima ondata di maltempo, nel gironi scorsi, non ha fatto eccezione, soprattutto nella bassa provincia berica. A Lonigo intorno a mezzanotte sono caduti 12 millimetri di pioggia in cinque minuti: vale a dire oltre 12 litri d'acqua "versati" per ogni metro quadrato di terreno. A Vicenza città sono caduti invece 30 millimetri d'acqua in due ore: quasi un terzo della pioggia che mediamente, negli ultimi trent’anni, cadeva in un mese intero.