VIOLENZE ALL’EX TELECOM, CONVALIDATO IL FERMO
E’ stato convalidato l’arresto del cittadino tunisino 33enne accusato di aver segregato e violentato per giorni una 32enne senza fissa dimora all’interno dello stabile ex Telecom di Mestre, abbandonato di dieci anni.
Lesioni, sequestro di persona e violenza sessuale le accuse a suo carico. Nei suoi confronti il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere.
La donna, che in un momento di distrazione dell’uomo era riuscita ad uscire seminuda dall’edificio e chiedere aiuto, rimane ancora ricoverata all’ospedale dell’Angelo di Mestre.
Appena possibile i Carabinieri la sentiranno per cercare di capire come si siano realmente svolti i fatti. Nel frattempo, però, sembra esclusa l’ipotesi di stupro di gruppo avanzata in un primo momento dagli inquirenti.
In città, intanto, le polemiche non si placano. L’ex Telecom, in stato di degrado da un decennio, è ogni giorno ricovero di sbandati e tossicodipendenti. E nonostante i diversi sgomberi compiuti dal Comune nel corso degli anni, gli ingressi abusivi non si sono mai fermati.
In passato i diversi progetti per dare nuova vita all’area, tra cui anche quello di realizzare un albergo di lusso, sono sempre falliti.
Nel frattempo, la città si trova a fare i conti con il secondo gravissimo episodio di questo tipo, dopo il caso di violenza sessuale ai danni di una ragazzina di soli undici anni che aveva portato all’arresto di un italiano.