VENEZIA, BOOM DI CASE VUOTE NEL CENTRO STORICO
A Venezia, più di una casa su tre nel centro storico risulta vuota o non occupata da residenti. È quanto emerge da un’analisi dell’osservatorio Ocio, basata sui dati dell’ultimo censimento.
Nella Venezia Insulare e Litorale, il 34% delle abitazioni non è abitato stabilmente. Si tratta soprattutto di seconde case, affitti turistici brevi o alloggi occupati da studenti e lavoratori temporanei. Una crescita significativa rispetto al 2011, quando il dato si fermava al 21%.
In dieci anni, quindi, il fenomeno è aumentato di ben 15 punti percentuali, facendo registrare a Venezia una delle percentuali più alte tra i centri storici italiani: più di Milano, Firenze e Roma, e meno solo di Palermo.
La situazione cambia nettamente se si guarda alla Terraferma, dove solo il 6% delle abitazioni è vuoto o non occupato da residenti.
Secondo gli esperti, tra le principali cause c’è la diffusione degli affitti brevi. A Venezia si contano circa 8.500 annunci attivi, che coprono il 40% dei posti letto turistici della città. Un mercato sempre meno legato all’ospitalità familiare e sempre più concentrato: quasi un quarto degli annunci è gestito da chi possiede più di undici appartamenti.
Una tendenza che, secondo l’osservatorio, rischia di snaturare il tessuto urbano del centro storico, riducendo gli spazi per i residenti e trasformando la città in una vetrina a uso turistico.
Un dato che accende i riflettori su un equilibrio sempre più difficile tra residenza e turismo, in una delle città più affascinanti — ma anche più fragili — d’Italia.