PROCESSO PALUDE: VENEZIA CHIEDE I DANNI A BRUGNARO
Il Comune di Venezia si costituirà parte civile nel processo dell’inchiesta Palude. Il primo filone di indagine, chiuso dalla procura a maggio con la richiesta di rinvio a giudizio per 34 persone e 14 società, vedrà l'udienza preliminare andare in scena a il prossimo 11 dicembre, e in vista proprio della prima udienza la giunta veneziana, con una delibera firmata nei giorni scorsi, ha dato mandato ad uno studio legale di chiedere il risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, causati dagli imputati all’Ente comunale. Questo significa, in poche parole, che se arrivassero le condanne per i reati contro la pubblica amministrazione, Ca' Farsetti - in quanto parte lesa - potrebbe ottenere dagli imputati ritenuti responsabili un ristoro dei danni.
Per evitare conflitti di interessi, la delibera ha affidato l'incarico di ricerca dello studio legale cui affidare la pratica al vicesindaco Tomaello. Tra i 34 soggetti9 per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, infatti, ci sono il sindaco Luigi Brugnaro, due dei suoi più stretti collaboratori di Umana, il direttore generale di Ca’ Farsetti, Morris Ceron, e il vicecapo di gabinetto, Derek Donadini, accusati di corruzione. Accuse che il sindaco e i suoi collaboratori respingono con decisione.
In ogni caso, che il comune si costituisca parte civile in un procedimento come questo è sacrosanto, a maggior ragione visto il coinvolgimento di figura apicali dell'amministrazione. Ca’ Farsetti si era già costituita con parte civile nella prima tranche del procedimento, quella chiusa ad inizio anno con la richiesta di rito immediato a carico dell’ex assessore alla Mobilità, Renato Boraso, e di due imprenditori che hanno concordato con la procura il patteggiamento: la loro sentenza potrebbe già arrivare a metà luglio. Il Comune di Venezia, in quel caso, aveva chiesto come risarcimento danni nei confronti dei tre imputati la somma di 2 milioni e mezzo di euro, più un altro milione e mezzo chiesto dall'ente della Città metropolitana: se i tre saranno ammessi al patteggiamento, sotto il profilo penale, gli eventuali risarcimenti andranno poi discussi con una nuova causa civile.