NIENTE TERZO MANDATO: ARRIVA L'ENNESIMA BOCCIATURA
L'ipotesi terzo mandato ora è definitivamente tramontata. Se la devono mettere via Luca Zaia, Vincenzo De Luca e tutti coloro che avrebbero voluto ricandidare in autunno i governatori uscenti - e stando al loro punto di vista, persino i loro personalissimi elettori. L'emendamento della Lega sul terzo mandato dei governatori, votato giovedì mattina in Commissione Affari Costituzionali al Senato, è stato cassato per l'ennesima volta: ben 15 i voti contrari, 2 astenuti e solo 5 i favorevoli - i tre leghisti, uno di Italia Viva, e un voto dal rappresentante delle autonomie. per la proposta del Carroccio, una vera e propria pietra tombale.
"Era la quinta volta che presentavamo l'emendamento", ha detto poco dopo il ministro leghista delle Regioni, Roberto Calderoli, "c'era stata un'ipotesi di un potenziale accordo che non si è trovato: ho apprezzato la disponibilità ad affrontare l'argomento e a trovare delle possibili soluzioni. Non ho apprezzato invece il muro eretto da Forza Italia".
Le primissime ricadute, evidentemente, sono sul Veneto. Il centrodestra aveva rinviato alla prossima settimana il vertice per individuare il candidato per le regionali. "Dispiace per i cittadini che non potranno confermare sindaci e presidenti di Regione molto validi", ha scritto in una nota Alberto Stefani, vicesegretario della Lega e segretario della Liga Veneta, dato tra i papabili per la candidatura a Palazzo Balbi insieme al meloniano Raffaele Speranzon.
"Non è stato serio, né decoroso, continuare per troppo tempo questa commedia per cercare in ogni modo di salvare Zaia", ha attaccato invece, dal Partito Democratico, il senatore Andrea Martella. "Dopo quindici anni da presidente, è semplicemente arrivato il tempo del ricambio. Ci hanno provato in tutti i modi, ma la legge è chiara e la maggioranza di centrodestra che oggi lo sostiene non è disposta a cambiare la legge solo per lui".
La maggioranza, altro tema spinoso a questo punto. Adesso che succede all'interno del centrodestra? Lo strappo sul terzo mandato può incrinare i rapporti? "No, perché l'alleanza non si fonda sul terzo mandato", ha detto il leader forzista Tajani, "Non succede assolutamente nulla, la nostra coalizione si basa su accordi politici". Come quello che sulla richiesta leghista non c'è stato, e non ci sarà. prossimo round, tra qualche giorno: la prossima settimana i centrodestra dovrà scegliere il nome del candidato alle regionali venete. Ma difficilmente la Lega sarà disposta a cedere il passo a cuore leggero, ancor più a questo punto.