SENTENZA PFAS VICENZA: CONDANNATI 11 MANAGER MITENI
Il 26 giugno 2025 è una giornata storica a Vicenza: in Corte d’assise si è tenuta la 134esima udienza per il pronunciamento di primo grado del processo per la contaminazione da Pfas. Uno dei più gravi disastri ambientali d’Europa e uno dei più lunghi processi a carattere ambientale, la cui sentenza è destinata a fare giurisprudenza. Dopo sei ore di camera di consiglio è arrivata la condanna per 11 manager con pene complessive per 141 anni, che superano i 121 anni richiesti dai pubblici ministeri: quelle più brevi si aggirano sui 2 anni e 8 mesi di reclusione fino ai 17 anni e 6 mesi. Quattro degli imputati sono stati assolti.
Il dibattimento è durato 4 anni e sul banco degli imputati erano finiti 15 dirigenti e manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, le società che si sono succedute nella gestione dell’industria chimica di Trissino, accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari. I risarcimenti complessivi richiesti ammontavano a 240 milioni e sono stati stabiliti per numerosissime parti civili, fra privati ed enti pubblici. Solo al ministero dell’Ambiente è stato riconosciuto un risarcimento di 58 milioni di euro.