ZAIA: "LEGGE IPOCRITA, ELETTORI NON SONO IDIOTI"
Dopo la sentenza della Consulta, che ha bocciato il terzo mandato per De Luca, e di fatto ha mandato in soffitta anche la possibilità del quarto per Luca Zaia, il governatore del Veneto ne ha per tutti. "Ho il cuore super in pace" dice il presidente della regione, "I veneti chiedono di poter scegliere di avere i loro candidati, ma al sottoscritto viene negata questa opportunità: ne prendo atto".
Che i giudici potessero cassare la legge regionale della Campania per il terzo mandato di De Luca era plausibile, visto che confligge apertamente con la legge quadro del 2004 che vieta espressamente questa possibilità. Il problema, quello nel quale oggi Zaia entra a gamba tesa, è la disparità di trattamento che spetta a questa e quella regione, a questo e quel governatore: proprio ieri la provincia di Trento ha approvato il terzo mandato per il suo presidente Fugatti, ma ha uno status di autonomia che glielo permette. Le incongruenze ci sono anche più a monte, nelle contraddizioni della stessa legge che oggi Zaia contesta.
L'unica speranza di Zaia, ora, è che il Governo prenda in mano la situazione e il Parlamento cancelli in toto la legge che limita i mandati. Cosa che verosimilmente non accadrà mai, perché Fratelli d'Italia non ha alcuna intenzione di mollare l'osso. "Squadra che vince non si cambia", annuncia il segretario veneto di FdI, Luca De Carlo, "ma probabilmente cambierà il bomber della squadra". Esultano, invece, le opposizioni: "Zaia è a fine corsa, basta coi giochetti", afferma il senatore Andrea Martella dal Partito Democratico, “Ora guardiamo avanti”.