RISPARMIATORI TRADITI: DOMANI IN PIAZZA A TREVISO
La sentenza definitiva, pronunciata tre giorni fa dalla Corte di Cassazione, ha messo la parola fine sulla parte penale, del decennale processo scaturito dal crac della banca Popolare di Vicenza. E ha stabilito per Gianni Zonin, che ne era il presidente, una pena di 3 anni e 5 mesi, praticamente la metà di quanto gli era stato comminato in primo grado, e questo perché nel frattempo la prescrizione è intervenuta cancellando con un colpo di spugna l'accusa di falso in bilancio. Ma i risparmiatori truffati, che dal processo civile ancora in corso non si fanno grosse illusioni di poter recuperare qualche spicciolo della montagna di miliardi finita in fumo, non smettono di gridare a gran voce che questa non è giustizia. E lo faranno venerdì pomeriggio, alle ore 18, dalla città di Treviso, scelta come luogo di ritrovo per dire la propria opinione su questo pronunciamento dei giudici. In Piazza Indipendenza si terrà la manifestazione "Funerale del risparmio Veneto": un corteo che sarà aperto dallo striscione con la scritta "Verità per i truffati delle banche venete" e una bara, portata a spalla, simbolo del risparmio perduto.
Perché deve intervenire la politica, secondo i risparmiatori? Perché il falso in bilancio è stato cancellato dalla prescrizione: giusto che sia così, per un reato che ovviamente matura sottotraccia e non può essere subito scoperto? Ma non è tutto: ci sono centinaia di migliaia di risparmiatori truffati che, nella migliore delle ipotesi, hanno portato a casa appena il 2% di interessi, perdendo tutto il capitale investito. Ma nel caso peggiore questo vale per 156 mila persone - non è tornato a casa nemmeno un centesimo, e tutto è stato perso, svanito. Per colpa di chi?