PADOVA: ECCELLENZA NELLA DONAZIONE D’ORGANI
Donare il cuore agli altri, nel senso letterale. Padova scala la classifica italiana delle città con il più alto consenso nella donazione di organi.
Insieme a Padova, che attualmente si trova al sesto posto, c’è anche Verona, che guadagna la medaglia di bronzo in generosità.
È straordinario il caso di un piccolo comune nel bellunese, Chies d’Alpago, in cui il 90% dei residenti acconsente alla donazione dei propri organi.
Non solo in caso di decesso ma anche in vita: è il caso di un padre che, donando un rene alla figlia sposata, le consentì di avere finalmente un figlio.
Padova registra invece il 74% di assenso, una percentuale notevole rispetto alla popolazione: parliamo di circa 180mila donatori.
I dati sono stati raccolti grazie ai progressivi rinnovi della carta d’identità: nel nuovo documento è infatti possibile esprimere la propria volontà sulla donazione degli organi in caso di decesso.
Il Veneto si è così dimostrato ancora una volta altruista: rinunciare ad una parte di sé per far vivere gli altri è un gesto che va contro l’istinto umano, dando ancora più lustro a questa forma di generosità.
A dare ancora più significato alla classifica è la Giornata nazionale della donazione di organi, che si celebra annualmente ogni 11 aprile, e che vuole sensibilizzare sull’importanza della donazione.
Se la classifica mostra che non ci mancano i cuori, è vero che potrebbe servirci qualche altro organo, contando sui nostri simili, ma non solo.
All’università patavina da tempo si sta sperimentando il trapianto di organi da animali e in particolare di suini che hanno organi e tessuti compatibili con la specie umana.
Quindi in futuro, forse dire “te si un toco de porseo” non sarà più un’offesa!