MULTE NON PAGATE: PADOVA PERDE 60 MILIONI DI EURO
Da Palazzo Moroni sono pronte a partire quasi 70 mila lettere di ingiunzione di pagamento. Sono quelle che il Comune di Padova ha preparato per provare a riscuotere milioni di euro di multe ancora non pagate: quasi 6 milioni di euro, quelli che mancano all'appello.
Sanzioni, rilevate dagli autovelox sulle tangenziali, che risalgono al periodo tra gennaio e settembre 2022, mai saldate dagli automobilisti. Cinque milioni e sette di verbali veri e propri, tutti per eccesso di velocità, più gli interessi di mora per non aver saldato il conto in tempo: è così, che si superano i sei milioni.
Qui, però, si impone una riflessione ulteriore. Perché in municipio le speranze di recuperare una parte considerevole degli ammanchi sono basse, e tutti ne sono ben consci. Statisticamente, nel canonico periodo di 60 giorni che viene consentito per pagare le multe, solamente il 55% dei sanzionati versa effettivamente e con tempestività quanto dovuto. Il recupero crediti, poi, permette di recuperarne un'altra fetta, tra il 10 e il 30% statisticamente, mentre molte altre multe non vengono saldate. Così si arriva all'ingiunzione, alla lettera bonaria e infine all'iscrizione a ruolo. Un percorso che però durare al massimo 5 anni dalla data della multa, che altrimenti va in prescrizione. ER la stima, è che nel corso degli ultimi 15 anni palazzo Moroni non abbia incassato, e abbia definitivamente perso in quanto prescritte, multe per circa 60 milioni di euro, incagliate tra ricorsi, cambi di residenza, o multati mai rintracciati. Ma chi viene raggiunto dall'avviso di ingiunzione di pagamento, deve saldare cifre molto più alte della semplice sanzione, e lo step successivo, se ancora non si salda quanto dovuto, sono il pignoramento di un quinto dello stipendio o il fermo amministrativo dell'auto. Soldi, lo ricordiamo, che per la legge il Comune è obbligato a reinvestire per almeno il 50% in miglioramenti per la sicurezza stradale e la viabilità.