GRANCHIO BLU, EMERGENZA E PROPOSTE RISOLUTIVE
Sta prendendo avvio un nuovo progetto per favorire la cattura del distruttivo granchio blu. Obiettivo primario impiegarlo in settori specializzati differenti da quello alimentare. Ma anche incentivare la competitività delle imprese della piccola pesca costiera.
Iniziative con un budget di 3 milioni di euro sostenute da Regione Veneto, Università di Padova e Ca’ Foscari ma anche da altri enti. Si punta alla cattura del crostaceo ma anche allo studio degli sbocchi commerciali, non solo per uso alimentare.
Lo scopo del progetto è comprendere la possibile dimensione della produzione in filiere alternative. Tutto grazie all’aiuto dei pescatori con campagne di cattura da marzo a ottobre nelle lagune del Delta del Po, di Venezia e Caorle.
I professionisti riceveranno in cambio un sostegno economico per il noleggio delle imbarcazioni con relativo equipaggio e attrezzature, oltre a un compenso per il prodotto non commestibile conferito.
I risultati raccolti saranno poi analizzati e condivisi con i ricercatori. Le analisi potrebbero aprire soluzioni interessanti per l’utilizzo della parte non edibile del granchio. Questa potrebbe essere impiegata nella produzione di mangimi per animali, fertilizzanti e bioenergia.