CANTIERI TRAM, APPE CONTESTA: "RISTORI? IRRISORI"
I ristori per gli esercizi commerciali danneggiati dai cantieri del tram rischiano di essere largamente insufficienti. È questo l’allarme, ma anche l’appello, arrivato in queste ore dall’Appe, associazione padovana dei pubblici esercizi, diretto a Palazzo Moroni.
Nelle ultime ore, infatti, gli uffici tecnici del comune di Padova hanno pubblicato l’elenco ufficiale delle vie interessate dai lavori per la nuova linea del tram, un passaggio fondamentale per le imprese colpite dai disagi e dal traffico impazzito, che ora, con la pubblicazione di questa lista, se vi rientrano possono richiedere le misure di ristoro economico previste.
A suo tempo, prima che partissero ufficialmente i cantieri, il Comune aveva infatti previsto due possibili modalità di ristoro: la riduzione del 50% della quota variabile della tassa sui rifiuti, e lo sconto del 50% sul Canone Unico Patrimoniale (CUP) per le esposizioni pubblicitarie. Agevolazioni, che hanno già riscosso negli uffici dell’Appe, che si è attivata per supportare i suoi consorziati, numerose richieste che però adesso fanno il paio con una galoppante preoccupazione.
Il Comune ha previsto uno stanziamento complessivo di 1,7 milioni di euro distribuiti su tre anni, dal 2024 al 2026. Una somma, sostiene però Appe, che rischia di rivelarsi del tutto inadeguata rispetto all’entità dei disagi. Uno dei bar interessati dai cantieri, ampio 50 metri quadri e ubicato su una via soggetta a lavori per ben 8 mesi nell’arco del 2024, ha per esempio versato mille euro di Tari, ma riceverà un rimborso di appena 180 euro, cifra simbolica che non copre le effettive perdite causate dal tram.
Non è tutto, però, perché gli esercenti lamentano anche che le agevolazioni riguardino solo le attività che affacciano direttamente sui cantieri, escludendo tutte quelle nelle aree limitrofe o vie laterali. Situazione che noi di Tv7 avevamo già segnalato a suo tempo, senza però ottenere un cambio di strategia da parte del Comune che ha confermato quanto inizialmente previsto. Appe, nel mentre, promette battaglia e farà richiesta a Palazzo Moroni di un nuovo stanziamento economico, ben più sostanzioso di quello già deliberato, e la revisione dei criteri di erogazione.