CANAPA, A RISCHIO LA COLTIVAZIONE IN BASSA PADOVANA
La coltivazione della canapa in provincia di Padova è a rischio. A lanciare l’allarme è CIA Agricoltori, che si è fatta portavoce di una decina di professionisti della Bassa Padovana.
A preoccupare, infatti, è il Decreto Sicurezza adottato lo scorso 4 aprile dal Consiglio dei Ministri, che cambia le regole della coltivazione della canapa. Tale scelta segna una brusca inversione di rotta che limita l’uso delle infiorescenze, anche se provenienti da varietà legali.
Il presidente di CIA Padova, Luca Trivellato, evidenzia come la coltivazione della canapa sia un comparto di nicchia dalle enormi potenzialità, che va dai settori della cosmesi, agli integratori alimentari fino all’erboristeria, i quali non hanno nulla a che vedere con sostanze stupefacenti illegali.
Secondo una stima di CIA, questa filiera vale oltre tre milioni di euro all’anno nella sola provincia di Padova e dà lavoro ad una decina di agricoltori del territorio. Nell’ultimo decennio varie aziende hanno investito centinaia di migliaia di euro in nuovi macchinari per ottimizzare la produzione.
Da qui, l’appello lanciato dall’associazione all’assessore regionale all'agricoltura Federico Caner, con lo scopo di promuovere un confronto immediato. Obiettivo evitare la chiusura di molte attività con conseguenze economiche e sociali molto pesanti.