SANGUE SULLE STRADE, 3 CICLISTI MORTI A SETTIMANA
È una strage che non pare vicina a terminare quella dei ciclisti sulle strade di tutta Italia. Da inizio anno sono già 49 le vittime accertate, quasi tre a settimana. L’ultima tragedia risale a qualche giorno fa, quando un uomo è stato travolto ed ucciso da un’auto nel foggiano.
Negli ultimi due anni il dato sulle vittime si è sempre assestato oltre le 200. Numeri che rischiano di essere confermati, se non superati, anche quest’anno.
A rivelarlo è Asaps, Associazione Sostenitori Amici della Polizia Locale, realtà impegnata nella catalogazione e diffusione dei dati relativi al preoccupante fenomeno.
Secondo i dati raccolti, le vittime sono per la stragrande maggioranza uomini, spesso d’età superiore ai 65 anni. Le cause delle morti sono invece molto variegate: si va dal malore fino all’investimento da parte di auto. Quest’anno sono già sei i decessi causati da pirati della strada che, una volta avvenuto l’incidente, non si sono fermati per prestare soccorso.
L’Emilia-Romagna è la regione italiana in cui si sono verificati più morti nel 2025, 10 fino a questo momento, seguita dalla Lombardia con 8 e il Veneto con 7.
Parola d’ordine per arginare il triste fenomeno è sicurezza. Condizione raggiungibile solo grazie alla collaborazione tra istituzioni, ciclisti, ed automobilisti. Per gli amanti delle due ruote è utile seguire semplici regole che prevedono l’uso del casco, del campanello e il rispetto delle precedenze. Importante è anche l’utilizzo delle piste ciclabili quando presenti e procedere in fila indiana. Allo stesso tempo però ci deve essere anche un impegno da parte dei conducenti dei mezzi a quattro ruote, tenuti a rispettare gli altri utenti della strada. Per questo motivo è sempre importante verificare che sussistano le condizioni per effettuare il sorpasso in sicurezza e rispettando almeno il metro e mezzo di distanza previsto dal codice della strada.