CADORE: RIAPRE L’ALEMAGNA AI MEZZI DI SOCCORSO
SAN VITO DI CADORE (BL) - Seppure per il momento solo ai mezzi di soccorso, è stata riaperta in tempi record la statale Alemagna che collega la pianura a Cortina. Merito dei vigili del fuoco e delle ditte incaricate da Anas che hanno lavorato per rimuovere la grande mole di rocce e detriti trasportati dalla frana.
Nella notte tra lunedì e martedì dal massiccio del Sorapiss un’enorme frana ha riversato sulla statale Alemagna circa 3.000 metri cubi di detriti in una superficie di 70 metri di larghezza. La colata di fango e pietrisco ha raggiunto anche il letto del torrente Boite ostruito e in parte esondato su una strada forestale alla colata successiva, quella del primo pomeriggio di martedì che ha momentaneamente interrotto le operazioni in corso per liberare la strada. Alcune piante sono cadute e si sta cercando di rimuoverle per evitare che trasportate dal corso d'acqua danneggino alcuni ponti più a valle.
Al momento bisogna drenare l'acqua che continua a scendere dai ghiaioni sovrastanti la sede stradale, prima di poter procedere alla completa rimozione del materiale, che in parte continua a distaccarsi.
Sarà un intervento che durerà diversi giorni, i tempi precisi non sono stimabili.
I tecnici ARPAV insieme alla ditta incaricata, stanno effettuando sopralluoghi per valutare la possibilità di montare delle telecamere ad alta definizione con le quali monitorare l'area per poter riaprire quanto prima la strada in completa sicurezza al traffico veicolare con la consapevolezza che potrebbero verificarsi altre frane.
Tra picchi di caldo che staccano polveri e massi e piogge improvvise che alimentano vecchie e nuove colate detritiche, da metà giugno, quando una grossa frana ha interessato la zona di Cancia, in Cadore si conta più di un cedimento di varia entità ogni quattro giorni.