UNA LETTERA PER DIRE STOP ALL’INDIFFERENZA SU GAZA
I licei del veneziano prendono posizione sulla crisi umanitaria a Gaza. Il messaggio è chiaro: “non si può più stare in silenzio di fronte ad una simile violazione dei diritti umani”. L’iniziativa è partita dai docenti del liceo Majorana-Corner di Mirano che hanno firmato una lettera aperta per manifestare il proprio sdegno di fronte alla tragedia che si sta consumando in Palestina. Una lettera resa pubblica ad inizio mese che ha subito generato un acceso dibattito. Agli scorsi giorni risale invece la mossa del liceo Marco Polo di Venezia che ha deciso di sottoscrivere l’appello lanciato dai docenti miranesi. “Come comunità educante non possiamo esimerci dall’assumere una posizione critica nei confronti di quello che sta avvenendo”. Questo il messaggio del collegio docenti.
Gli insegnanti dei due licei condividono che di fronte ad un simile “orrore” la scuola non possa rimanere in silenzio. “La scuola forma cittadini, non spettatori passivi”, si legge nella lettera, che poi continua: “rifiutiamo la neutralità di fronte al crimine. Insegnare è anche prendere posizione. […] Ciò che accade è una catastrofe umanitaria, una violazione dei diritti umani che segnerà una generazione intera”.
A destare scalpore è stata in particolare un’affermazione contenuta nella lettera. In riferimento alla Giornata della Memoria, gli insegnanti definiscono “imbarazzante” celebrare quel Giorno constatando che si sia dimenticato fin troppo bene e fin troppo in fretta ciò che è successo durante la Seconda Guerra Mondiale. Un’affermazione criticata anche da Dario Calimani, presidente della Comunità ebraica di Venezia, che ha definito quest’uscita come un ricatto morale.