BORASO AI DOMICILIARI, BRUGNARO NON PARLA
L'ex assessore alla mobilità del Comune di Venezia, Renato Boraso, indagato con l'ipotesi di reato di corruzione, dopo 113 giorni di carcere a Padova ha ottenuto dal giudice gli arresti domiciliari.
Il giudice ha accolto l'istanza di Boraso dopo una perizia che ha sancito che esistono problemi cardiocircolatori per l'ex assessore. Boraso è indagato per presunte tangenti legate alla gestione di terreni, immobili ed altre aree per l'utilizzo delle quali avrebbe favorito, in cambio di denaro, alcuni imprenditori.
Invece il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, anch'egli indagato per corruzione ma senza aver subito misura alcuna, ha espresso la volontà di avvalersi della facoltà di non rispondere non essendo in possesso degli atti. L'incontro con i Pm era stato programmato per giovedì 7 novembre. Brugnaro è finito nell'inchiesta per una presunta trattativa per la vendita dell'area dei Pili, di cui è proprietario da prima di essere stato eletto. Trattativa affidata ad una società che fa riferimento allo stesso sindaco.