LA LEGA LANCIA STEFANI CANDIDATO PER IL VENETO
Sabato sera, alla festa della Lega di Oppeano, nel veronese, Matteo Salvini ha rotto gli indugi: sarà Alberto Stefani, il suo numero due a livello federale e segretario regionale del Carroccio, il nome indicato dalla Lega agli alleati come candidato presidente per la Regione del Veneto. Più che un endorsement, una mossa che i ben informati garantiscono sia stata precedute per forza da rassicurazioni dagli alleati di governo: incontrare adesso, che Salvini si è speso pubblicamente, l'ostacolo da parte di Forza Italia o Fratelli d'Italia alla candidatura dell'onorevole e sindaco di Borgoricco sarebbe un cataclisma d'immagine per il segretario leghista. Mentre Luca Zaia, che ancora non fissa la data delle elezioni regionali, prepara il terreno per il suo successore.
Già, ma poi le urne? Ad ora ancora nessuna novità sulla data. E va bene che c'è tempo per votare fino al 23 novembre, ma questa attesa comincia a stancare anche in maggioranza. Fratelli d'Italia, con il coordinatore veneto Luca De Carlo, si è sbilanciata invitando Zaia a provvedere e in fretta, richiesta però messa nuovamente in frigorifero dall'attuale e uscente inquilino di palazzo Balbi. "Il tempo c'è, nessuna fretta, prima il tavolo tra i partiti", ha spiegato Zaia in queste ore. Proprio le stesse, le ore, in cui dalla parte opposta arriva Elly Schlein, in Veneto, per lanciare la volata regionale al candidato del campo largo, Giovanni Manildo, con comizi previsti a Treviso e a Padova. Una battaglia in cui il centrosinistra può ancora dire e denunciare ciò che vuole, in Veneto: dalla parte opposta, infatti, non c'è ancora un candidato che possa replicare. Forse, però, ancora per poco.