ANCORA LUNGHE LISTE D’ATTESA NELLA SANITÀ VENETA
È passato un anno dall’apertura degli Sportelli “Diritto alle Cure”, un’iniziativa del Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica, che oggi torna a far sentire la propria voce con una conferenza stampa presso la sede del Consiglio regionale.
Era il 29 maggio 2024 quando oltre 200 volontari hanno iniziato ad accogliere cittadini in difficoltà nei 50 sportelli distribuiti in tutte le province del Veneto. A distanza di un anno, il bilancio non è incoraggiante.
Secondo i dati raccolti, il 75% delle persone che tenta di prenotare una prestazione sanitaria viene inserita in liste d’attesa, spesso con ritardi superiori a tre mesi. E un paziente su quattro, scoraggiato, rinuncia alle cure o si rivolge al privato.
Il problema colpisce soprattutto i pazienti cronici, per cui le visite di controllo, non coperte dal Piano Nazionale, rischiano di essere dimenticate.
Inoltre, l’applicazione del Decreto-Legge 73 del 2024, che prevedeva una piattaforma nazionale di monitoraggio, risulta ancora disattesa in Veneto per mancanza di dati precisi.
In ogni caso gli sportelli hanno anche portato risultati positivi: maggiore consapevolezza dei diritti, accesso alle cure per molti che non sapevano come orientarsi.
Per il Coordinamento Veneto per la Sanità Pubblica, la strada è ancora lunga, ma chiara: sanità pubblica per tutti, senza esclusioni. Il lavoro degli sportelli continua, con l’obiettivo di ottenere un servizio sanitario più equo, efficiente e realmente accessibile.