notizie / 24/04/2025 10:43

UNA MAREA UMANA: IL POPOLO DI FRANCESCO IN CAMMINO

Un omaggio superiore a qualsiasi attesa. Una lunga fila, interminabile, fedeli in paziente attesa fino quasi all'alba. Nella sola giornata di ieri, hanno reso omaggio al feretro di papa Francesco, in piazza San Pietro, quasi cinquantamila persone. Tanto che il servizio d'ordine vaticano, che aveva previsto di chiudere le porte della Basilica a mezzanotte, la notte scorsa, è stato costretto dall'afflusso dei pellegrini ininterrotto a chiudere solamente alle cinque e mezza del mattino. Poi, due ore dopo, questa mattina la lunga e silenziosa processione è ripresa senza sosta: centinaia di migliaia di persone, un numero esorbitante, ha reso omaggio al papa argentino. Un numero di fedeli superiore ad ogni previsione.

Questa mattina, per entrare in San Pietro si era formata una fila umana lunga due chilometri: mentre sul sagrato della basilica gli operai cominciavano ad allestire il palco per i solenni funerali di sabato mattina, dall'altra parte si snodava una fila di fedeli e religiosi lunga da piazza Risorgimento a Porta Angelica, prima di incolonnarsi tra le transenne. Molte famiglie con i passeggini, ragazzi con le felpe colorate, anziani spinti sulle loro carrozzine, come fino a solo pochi giorni fa si muoveva anche Bergoglio: ore e ore, anche otto, pazientemente in fila sotto il sole, per sostare solo pochi secondi davanti alla salma di Papa Francesco. Un'attesa che non ha scoraggiato, i tanti che vogliono ringraziarlo per questi dodici anni di pontificato.

In attesa dei funerali, procedono però anche le congregazioni dei cardinali, chiamati a fissare le prossime tappe, prima tra tutte la data del conclave. I porporati stanno raggiungendo ora dopo ora Città del Vaticano, e giovedì mattina si sono riuniti nuovamente per definire i prossimi passi in vista dell'elezione del nuovo papa. Kevin Farrell, in qualità di Camerlengo, è colui che guida le attività temporanee della Santa Sede fino al conclave, che dovrà iniziare tra il 15mo e il 20mo giorno dalla morte del pontefice. Ma già in molti, anche tra i cardinali stessi, cominciano a chiedersi come dovrebbe essere il nuovo Pontefice. Se più teologo, come Benedetto, o più sulla scia e sull'esempio umano e morale di Francesco. Così don Luigi Ciotti, a margine di un evento all'università statale di Milano.

Tra i ruoli meno conosciuti, ma fondamentali, di questa fase di transizione in Vaticano, c'è però anche quello del gran maestro delle celebrazioni liturgiche. Ed è monsignor Diego Giovanni Ravelli, brianzolo di origine ma arcivescovo di Recanati, che dal 2023 è diventato anche delegato pontificio per la Basilica del Santo di Padova. Il suo compito è quello di gestire il cerimoniale vaticano: suo il rogito, che racchiude la vita e le opere del Papa, che viene posto accanto alla salma; suo il compito di gestire funzioni e riti. Sarà lui, in persona, a pronunciare il celebre 'extra omnes' con cui comincerà ufficialmente il Conclave.

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