USA COLPISCONO OBIETTIVI IN YEMEN, MA ERANO CIVILI
Una formazione di persone, l’ingaggio, poi l’esplosione. È questo il video ripreso dalla cam di un drone MQ-9 statunitense in Yemen, che si è imbattuto in una schiera rettangolare di uomini, che ha poi bombardato.
L’attività americana di soppressione dei combattenti Houthi in Yemen continua, ma stavolta qualcosa è andato storto.
Sabato 5 aprile un velivolo statunitense si è imbattuto in una strana formazione di persone, riunite a formare un rettangolo, e, ritenendo che si trattasse di un’adunata di terroristi Houthi, intenti a pianificare gli attacchi, ha aperto il fuoco.
Subito dopo l’attacco, il presidente Trump ha condiviso con orgoglio il filmato del raid, schernendo le vittime. Il tycoon ha infatti scritto con ironia di aver messo fine ad una riunione tra terroristi Houthi, commentando: “Ops, questi Houthi non potranno più affondare le nostre navi”.
Parole che risuonano in un modo diverso, ora che si scopre che quelli abbattuti con ogni probabilità non erano combattenti, ma civili.
L’agenzia di stampa yemenita Saba ha affermato che quelle colpite erano persone intente a festeggiare la fine del Ramadan, e che nulla avevano a che fare con i combattenti Houthi.
Ipotesi rafforzata dalle foto di cerimonie analoghe, che ritraggono civili yemeniti in posizioni simili.
Se così fosse, l’attacco sarebbe un crimine di guerra, accusa che non sembra essere presa sul serio da Washington, che afferma che il mondo dovrebbe essere grato agli Stati Uniti per la loro attività contro coloro che aggrediscono le navi, impedendo il libero transito commerciale nel mare arabico.