UCRAINA: “STOP ARMI SCELTA DISUMANA”, MOSCA ESULTA
L’Ucraina corre ai ripari. La sospensione delle forniture americane ha colto di sorpresa Kiev, costretta a fare a meno di missili antiaerei e altre munizioni, senza avere ricevuto alcuna comunicazione ufficiale.
Dopo lo shock iniziale, il governo ucraino sta organizzando la propria risposta. Il primo passo è stato convocare l’incaricato d’affari statunitense, a cui sono state comunicate le crescenti paure derivanti dai ritardi per gli aiuti. “Sarebbe strano e disumano interrompere la fornitura di sistemi antimissile” ha dichiarato il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak.
Possibile un nuovo contatto diretto tra Trump e Zelensky, con quest’ultimo che però ha già annunciato di voler produrre armi collaborando con Danimarca e altri partner internazionali.
Nel frattempo, Mosca esulta. “Meno armi vengono fornite all’Ucraina, più è vicina la fine della guerra”, è stato il commento dal Cremlino, che si prepara ad accogliere 30mila soldati nordcoreani pronti a sostenere lo sforzo bellico russo. Stando a quanto riportato dalla CNN, le truppe inviate da Kim Jong-un dovrebbero arrivare in Russia nei prossimi mesi, aggiungendosi agli 11mila uomini già forniti lo scorso novembre.
Con o senza il supporto nordcoreano, i raid russi continuano senza sosta. La notte scorsa una cinquantina di droni ha attaccato il territorio ucraino. La gran parte di questi sono stati distrutti dalle forze di difesa aerea, alcuni però hanno provocato danni rilevanti. A Odessa, un attacco indirizzato verso un’area residenziale ha causato il ferimento di cinque persone.