TRUMP: STOP DAZI SULLE AUTO, SI SUI POMODORI
Ad Hogwarts, la scuola di magia della celebre saga di Harry Potter, le scale che portano ai piani superiori sono solite cambiare la loro posizione. Tanto che gli studenti sono avvertiti con la famosa frase “attenti alle scale, a loro piace cambiare!”.
Noi potremmo dire: “attenti ai dazi, a loro piace cambiare”. Ma a cambiare non sono i dazi, ma le idee di Donald Trump, e anche abbastanza velocemente.
La Casa Bianca sta infatti valutando di fare ancora marcia indietro: dopo aver annunciato la tregua sui dazi mondiali e sui prodotti tecnologici cinesi, Washington pensa ora a far respirare il settore automobilistico.
Le auto attualmente sono colpite con una tariffa del 25%, ma Donald Trump ha dichiarato di essere pronto a sospendere l’aliquota per permettere alle case automobilistiche di spostare la propria produzione, limitando l’effetto delle imposte.
Una giravolta dettata da ragioni di mercato o da favori personali?
Lo scorso 9 aprile Elon Musk aveva infatti chiesto a Trump di fare marcia indietro con i dazi, poiché questi stavano colpendo duramente la catena produttiva delle sue auto Tesla.
Le macchine elettriche di Musk hanno infatti poco o nulla di americano: molti componenti sono ancora made in Cina, che rimane leader nella produzione di batterie ed elementi elettrici.
L’invito sembra essere rivolto proprio all’amico Musk, a cui è dato il tempo necessario per convertire la produzione, resta da capire in cambio di cosa.
Ma se da un lato Trump auspica lo stop dei dazi sulle auto, dall’altra il tycoon ha annunciato nuove tariffe doganali sui pomodori provenienti dal Messico, che entreranno in vigore il 14 luglio.
Intanto il presidente Cinese Xi Jinping è arrivato in Vietnam, in un tour nel Sud-est asiatico con cui Pechino tenta di creare nuovi rapporti commerciali.
I Brics sono un’opportunità anche per l’Italia, tra i principali esportatori di prodotti agroalimentari, grazie a cui i dazi non farebbero più paura.