TRUMP E IL POTERE: ANCHE LUI VUOLE IL TERZO MANDATO

Trump non si accontenta del secondo mandato, vuole il terzo.

L’ultimo presidente ad avere ben quattro mandati fu Franklin Delano Roosevelt, e alla sua morte la costituzione fu cambiata, infatti oggi vieta più di due mandati.

In un’intervista all’emittente Nbc, il presidente americano non ha escluso di ricercare un modo per candidarsi nuovamente, scavalcando la carta costituzionale.

Potremo assistere, forse, ad un nuovo attacco al parlamento.

Il 22esimo emendamento della legge fondamentale, introdotto nel 1947, vieta esplicitamente che un presidente superi il secondo mandato, e modificare la costituzione richiede un iter lento e macchinoso.

Ma Trump ha affermato di conoscere alcuni metodi per correre per il terzo mandato, anche se, alla domanda di illustrarne uno, ha rifiutato categoricamente.

Ma con probabilità intende giocare sul concetto di consecutio: ovvero tre mandati purché non siano consecutivi.

Ma più che per il futuro prossimo, a spaventare il mondo è il presente.

Donald Trump ha annunciato una nuova pioggia di dazi universali del 20%, che entreranno in vigore il 2 aprile e si abbatteranno su tutti i Paesi con cui gli Stati Uniti ha rapporti commerciali.

Il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani cerca di ammorbidire i toni, chiedendo di esonerare alcuni prodotti americani dai contro-dazi europei.

Tra questi prodotti figura il whiskey, con il suo celebre Kentucky straight bourbon.

Secondo Tajani, una rivalsa sul whiskey statunitense provocherebbe una risposta americana sui vini, con dazi del 200% che graverebbero sull’Italia, che produce ogni anno miliardi di euro dall’esportazione vinicola.

La guerra economica iniziata da Trump entra quindi in una nuova fase, prendendo connotazioni mondiali.