KIEV DENUNCIA: SOLDATI CINESI NELL’ESERCITO RUSSO
Nuovo livello di allerta in Ucraina. Dopo che Kiev ha appurato la presenza di soldati nordcoreani nelle fila dell’esercito russo, ora Zelensky accusa la Cina di fornire propri soldati a Mosca.
Il presidente ha infatti condiviso un video di due cittadini cinesi catturati nel Donetsk.
Le forze ucraine hanno confermato la cittadinanza dei due soldati grazie ai documenti che portavano ancora addosso, e Zelensky chiede spiegazioni a Pechino.
Al momento non ci sono prove che il governo cinese sia coinvolto nell’invio di soldati in Ucraina e i paesi alleati invitano alla calma per evitare l’escalation.
In Ucraina sono già presenti soldati europei che combattono come mercenari, ed è probabile che lo stesso fenomeno avvenga nell’esercito russo.
Pechino ha subito replicato, affermando che la Cina ha sempre invitato i propri cittadini a evitare le zone di guerra, negando ogni coinvolgimento cinese nel conflitto.
Zelensky si cruccia per i soldati stranieri nelle fila di Mosca, ma intanto chiede a gran voce truppe europee a sostegno di Kiev, dopo che 100mila soldati ucraini hanno disertato.
Una posizione che non piace al Cremlino, che stamane ha ricordato che qualsiasi presenza Nato in Ucraina significherà guerra aperta e dichiarata con la Russia.
Intanto una delegazione di 30 rappresentanti dell’industria della difesa dell’Estonia si è recata in territorio Ucraino.
La delegazione discuterà di una collaborazione economica tra Estonia e Ucraina nel settore bellico: i delegati estoni affermano di avere molto da imparare sulla guerra dagli ucraini e valutano l’opportunità di sviluppare armi e munizioni più pesanti.
L’Europa si trova tra 2 fuochi: le industrie sono bloccate dai contro-dazi americani e le risorse energetiche sono invece in mano ai russi, con cui si cerca uno scontro.
Più che in armamenti, forse bisognerebbe investire nella pace.