KAPUTT PER LE PEN, NIENTE ELEZIONI NEL 2027
Su una Parigi assolata cala come una ghigliottina il fulmine a ciel sereno. Marine Le Pen, esponente di spicco del Rassemblement National, partito di estrema destra di cui è stata presidente come suo padre Jean-Marie, è stata condannata per appropriazione indebita di fondi pubblici. La sentenza, da subito esecutiva, comporta la sua esclusione dalle liste elettorali fino al 2030.
Sfuma la quarta candidatura consecutiva per Le Pen, già due volte sconfitta al ballottaggio dall’attuale presidente Emmanuel Macron, con i sondaggi che la vedevano in testa per la tornata elettorale che si terrà in Francia nel 2027.
La condanna riguardava la frode di quasi 3 milioni di euro ai danni dei contribuenti francesi.
Marine Le Pen era accusata di aver utilizzato fondi destinati a pagare assistenti parlamentari europei per stipendiare invece dipendenti del partito francese. Il sistema di contratti fasulli ha portato alla condanna di 23 rappresentanti del suo partito.
L’erede politica di Jean Marie è stata inoltre condannata a quattro anni di detenzione, ma ridotti a due da scontare in libertà monitorata con braccialetto elettronico.
Dura la reazione di Le Pen alla sentenza della corte parigina, da lei definita “una sentenza politica, da regime autoritario”.
La leader dell’ex Front National ha incassato la solidarietà di tutti i maggiori esponenti delle destre globali, da Donald Trump fino all’amico ed alleato Matteo Salvini, tutti convinti che la sentenza della corte d’Otralpe altro non sia che una preoccupante incursione della magistratura nella politica francese. Anche in Francia la giustizia viene considerata violenza se applicata alla politica.
Ora, il partito del Rassemblement National dovrà necessariamente riorganizzarsi, cercando un altro candidato da sostenere alle elezioni per cui il partito di estrema destra era dato per favorito.
Potrebbe essere l’occasione per accelerare ulteriormente l’ascesa del giovane Jordan Bardella, delfino di Le Pen già presidente del partito dal 2021 , che gode di grande sostegno tra i più giovani
ed è indicato come il futuro volto dell’estrema destra europea.
Resta da vedere come sarà considerata tale scelta da parte degli elettori francesi che andranno al voto, e come sarà sfruttata durante la campagna elettorale dal candidato del Rassemblement National.