IL CORPO NON È QUELLO DI SHIRI, BIBI MINACCIA
L’IDF ha identificato i resti dei corpi restituiti ieri da Hamas, confermando l’identità dei due bambini Kfir e Ariel, ma non quella della madre Shiri Bibas.
Inoltre, un portavoce dell’IDF ha affermato che sarebbe stata Hamas a uccidere i due fratelli a novembre 2023, contrariamente a quanto sostenuto dall’organizzazione terroristica, che incolpa un raid israeliano per la morte della famiglia.
Il premier Netanyahu ha minacciato di “far pagare il prezzo pieno ad Hamas per questa crudele e malvagia violazione dell’accordo”.
L’organizzazione ha chiesto il ritorno delle spoglie di quella che sarebbe una donna non identificata di Gaza, sostenendo che l’errore è stato commesso per la difficoltà nel distinguere i resti di Shiri Bibas da quelli di altre persone morte nell’attacco israeliano.
La tregua resta molto fragile, ma, secondo indiscrezioni, sarebbe negli interessi di Tel Aviv mantenerla almeno fino al ritorno degli ultimi 6 ostaggi vivi previsti per questa prima fase, scambio che dovrebbe avvenire domani. Oltre ai 6, Hamas dovrebbe consegnare le salme di altri 4 ostaggi morti.
Due delle persone sequestrate che verranno liberate domani sono Avera Mengistu e Hisham al-Sayed, in cattività da oltre un decennio, dopo che sono entrati volontariamente nella striscia di Gaza.
Sul fronte diplomatico, è previsto per oggi il summit dei leader arabi a Riad per discutere di un piano alternativo a quello di Trump riguardo al futuro della striscia.
Sul tavolo ci sarebbe la proposta egizia, che prevede di ricostruire Gaza tramite l’ausilio delle potenze regionali e poi di assicurarsi che si formi un governo lontano da Hamas e dall’Anp.
In ogni caso, il vertice arabo al Cairo del 27 febbraio è stato spostato al 4 marzo.