SOTTOMARINA, 25ENNE INDAGATO: “ATTO DOVUTO”
L’iscrizione del 25enne di Chioggia nel registro degli indagati per l’aggressione di lunedì sera a Sottomarina, spiega la Procura di Venezia, è un atto dovuto. E serve a consentire le perquisizioni che si stanno svolgendo in queste ore.
Gli inquirenti stanno cercando elementi chiave per ricostruire i fatti: l’arma utilizzata, gli abiti indossati dall’aggressore e un casco. In un primo momento alcuni testimoni avevano parlato di una fuga in moto, ma questa ipotesi è stata scartata grazie all’analisi delle telecamere di videosorveglianza, che mostrano l’aggressore allontanarsi a piedi. Proprio grazie a questi filmati e a testimonianze definite concordi, gli investigatori hanno individuato il 25enne sin dalle prime ore successive all’aggressione.
Restano però diversi punti da chiarire. La famiglia del giovane, che rimane ricoverato nel reparto di Psichiatria, sostiene che si trovasse in casa con la madre al momento dell’attacco, già a letto, e che non avrebbe mai saputo né potuto guidare una motocicletta. Un quadro ancora incerto, dunque, che richiede ulteriori riscontri.
Intanto, la vittima ha lasciato la terapia intensiva dell’ospedale di Chioggia e si trova ora ricoverata in reparto. Le sue condizioni migliorano lentamente, almeno dal punto di vista fisico. Le coltellate ricevute sono state una quindicina, concentrate su testa, volto, collo, torace e braccia. In particolare, quelle al collo hanno sfiorato arterie vitali: un dettaglio che ha spinto la Procura a formulare l’accusa di tentato omicidio, per la gravità e la violenza dell’aggressione.
Al momento, nei confronti dell’indagato, non è stata avanzata alcuna richiesta di misura cautelare o di sicurezza.