ARTIGIANATO VENETO, GIOVANI DIMEZZATI IN DIECI ANNI
Gli artigiani veneti diminuiscono eppure le opportunità di lavoro sono tante. È questa la fotografia del settore fornita da Confartigianato Polesine. Lo scorso anno il numero di lavoratori autonomi artigiani si è assestato a poco più di 146mila unità, un dato in diminuzione del 4,5% rispetto all’anno precedente.
A preoccupare però non è solo il numero ma anche l’età. Quasi la metà dei lavoratori ha tra i 49 e i 64 anni. Un dato in crescita, con gli under 34 che invece rappresentano appena l’8,3% del totale, diminuiti di quasi il 47% in dieci anni.
Tanti anche gli artigiani che continuano a lavorare dopo la pensione, aumentati del 35% rispetto al 2014. Un fenomeno che si spiega con due ragioni: la mancanza di alternative e l’assenza di chi possa rilevare l’attività.
Che il futuro del settore possa diventare a rischio lo conferma anche Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto. A venire in aiuto sono però la transizione ecologica e l’adozione di nuove tecnologie che generano una grande richiesta di figure specializzate. Ecco che proprio questi settori devono essere tenuti sott’occhio per portare i giovani ad un percorso imprenditoriale.
Le possibilità ci sono. Nel 2024 più del 47% delle posizioni richieste nel settore artigianato risultavano vacanti. Nel prossimo futuro cresceranno le opportunità in campi quali la green economy, la digitalizzazione e i servizi della persona.
A ciò si aggiunge anche un nuovo possibile corso di laurea in Scienze dell’Artigianato all’Università di Padova.