ALLARME VENETO PER NUMERO DI INFORTUNI SUL LAVORO
È davvero così sicuro lavorare in Veneto? Stando ai dati elaborati dall’Inps e Inail sembra proprio di no.
In un solo anno sono ben 50.000 le persone ferite o decedute sul lavoro, il 10% di essi riporta lesioni permanenti. Oltre 400 casi gravi e 78 morti nel 2023, con Verona che detiene il primato di vittime.
I numeri, presentati da Silvana Fanelli segretaria della CGIL, evidenziano come siano i più giovani ad essere colpiti da queste tragedie. Chi ha un’età compresa tra i 20 e i 25 anni è esposto maggiormente ai rischi del lavoro. “Lo studio è stato fatto per capire le politiche da mettere in campo”, commenta la segreteria del sindacato, sottolineando in seguito l’importanza di una formazione all’interno delle scuole.
Il settore manifatturiero è quello più pericoloso, con quasi il 40% degli incidenti, seguito da sanità e assistenza sociale, oltre il 10%.
A destare curiosità però è la differenza tra il numero di infortunati italiani e stranieri. Quest’ultimi sono decisamente più soggetti ai pericoli, contratti in nero e alla precarietà.
Alla luce di questi dati piuttosto allarmanti, la CGIL si è detta decisa a lavorare sulla prevenzione, specie per le future generazioni prossime al mondo del lavoro.