DOPO DECENNI DI COLPI, SEQUESTRI ALLA FAMIGLIA ROM
Il loro colpo da maestro era stato il furto, ad un rappresentante orafo, di una borsa contenente pietre preziose, sottratta con astuzia bucandogli la ruota dell'auto lungo l'autostrada del Brennero e costringendolo a fermarsi, per poi trafugarla dal sedile anteriore del mezzo: un colpo dal valore di 4.800.000 euro. Ma alle spalle, avevano una carriera criminale di tutto rispetto, costellata di reati contro il patrimonio e la persona.
Tre persone pluripregiudicate, un uomo e una donna nonché la madre di uno dei due, tutti e tre di etnia Rom e da decenni noti alle forze dell'ordine di tutto il Triveneto, sono state raggiunte ora da un provvedimento del questore di Padova, emanato secondo il codice antimafia, poiché ritenuti parte di un'organizzazione criminale di tipo familiare, caratterizzata dalla spiccata propensione alla rapine, truffe e ricettazioni, non senza - molto spesso - l’uso della violenza.
Il Questore di Padova ha disposto per i due coniugi e la suocera la sorveglianza speciale e ha ordinato, come poi ratificato dal Tribunale di Venezia, il sequestro preventivo di numerosi beni, mobilie immobili, proventi dei loro crimini commessi in decenni di attività, ed operati con il supporto degli uomini della Guardia di Finanza di Padova.
L'uomo, 38 anni, ha alle spalle oltre quaranta sentenze di condanna. la donna, in passato persino beneficiaria del reddito di cittadinanza, era finita in carcere con lui per il colpo del 2023 al rappresentante orafo. Ma i due, insieme, in precedenza erano già stati fermati numerose volte: utilizzi indebiti di carte di credito, associazione a delinquere, furti, scorribande e tracce lasciate in numerose province tra cui Venezia, Padova, Piacenza, Ravenna e Trento.
Gli accertamenti patrimoniali delle Fiamme Gialle hanno portato ora al sequestro di beni immobili, fabbricati e terreni ubicati nelle province di Padova, Rovigo, Treviso e Venezia - per un valore complessivo pari a circa € 380.000,00 - intestati a prestanome ma di fatto nella disponibilità diretta dei tre soggetti, oltre a beni di dubbia provenienza come denaro e gioielli. Un'operazione, ha spiegato il Questore di Padova, Marco Odorisio, che ha anche una rilevanza e un valore “sociale”, perché restituisce alla collettività patrimoni e beni accumulati nel tempo dalla criminalità in maniera completamente illecita.