L’UNIONE EUROPA DÀ NUOVE SANZIONI ALLA RUSSIA
Cosa succederà domani in Turchia avrà effetti su tutto il mondo. Oggi la vigilia del nuovo round di colloqui per la pace in Ucraina, che si terranno nella capitale turca Istanbul, a partire da domani 15 maggio.
A chiedere l’incontro era stato lo stesso Putin, lasciando trasparire la concreta possibilità della sua presenza fisica.
Non sarà solo un incontro strategico, ma anche un problema di sicurezza.
Sarebbe il primo faccia a faccia tra Putin e Zelensky, un incontro di portata storica: due acerrimi nemici a confronto per la pace nel mondo.
Tuttavia dal Cremlino è calato improvvisamente il silenzio, e la presenza del presidente russo non è più assicurata.
Il leader ucraino Zelensky si è detto “pronto a tutto” pur di incontrare Putin, ma da Mosca non è trapelata alcuna indiscrezione.
La presenza o assenza di Putin sarà centrale per capire sotto che auspici si terranno i colloqui.
Ad aumentare il gelo tra i due si è attivata anche l’Unione Europea che, il giorno prima dell’inizio degli incontri diplomatici, ha dato il via libera al 17esimo pacchetto di sanzioni contro la Federazione Russa.
Sarà un danno per la Russia ma anche per i paesi importatori.
Le nuove ritorsioni economiche hanno l’obiettivo di colpire la cosiddetta “flotta ombra”: ossia navi mercantili appartenenti a Paesi esteri, ma riconducibili alla Federazione Russa.
Mosca si avvale di queste imbarcazioni per raggirare le sanzioni, gli embarghi, ma anche molte norme ambientali e assicurative.
Ursula von der Leyen afferma che, grazie alle nuove sanzioni, verranno colpite ulteriori 189 navi fantasma, e aggiunge che la pressione verso la Russia rimarrà alta.