COMPLICI DEI BORSEGGIATORI? ARRESTATI TABACCAI
Sono stati arrestati in flagranza di reato i titolari di una nota tabaccheria nel sestiere di Rialto, nel centro storico di Venezia. L'accusa della Procura è pesante: avrebbero trasformato il loro negozio in una vera e propria base logistica per i borseggiatori che agiscono tra calli e campielli, consentendo loro di incassare denaro contante utilizzando carte di credito e bancomat rubati ai turisti.
Durante il blitz, i carabinieri hanno fermato anche due cittadini rumeni, sorpresi nel locale poco dopo aver derubato un turista americano: erano lì, secondo l'accusa, per "monetizzare" le carte appena sottratte.
Il meccanismo ipotizzato dagli investigatori era semplice quanto efficace: i commercianti avrebbero simulato piccoli acquisti con le carte rubate – sigarette o marche da bollo – senza però consegnare effettivamente la merce, intascando il denaro e restituendone metà in contanti ai ladri. Un sistema, secondo la Procura, che aggirava i codici di sicurezza per importi modesti, ma frequenti.
L’indagine dei carabinieri era iniziata lo scorso febbraio dopo aver notato un sospetto via vai di volti noti alle forze dell’ordine. Microcamere e intercettazioni ambientali hanno documentato oltre un centinaio di transazioni sospette in un solo mese.
Ora la parola passa al giudice per le indagini preliminari che dovrà decidere sulla convalida degli arresti e su eventuali misure cautelari a carico degli indagati.