IL "MODELLO ALBANIA" E' NAUFRAGATO AL PRIMO SCOGLIO
Dopo cinque giorni dal taglio del nastro, i centri per migranti aperti in Albania rischiano di rimanere già vuoti. E questo perché il Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento di 12 dei sedici migranti trasferiti nei giorni scorsi da Lampedusa al centro di permanenza di Gjader. Le loro richieste di asilo sono state respinte, ma il provvedimento di fermo non è stato convalidato: questo significa che per i giudici della sezione immigrazione devono essere rilasciati e riportati immediatamente in Italia. Il motivo è semplice: arrivavano da Egitto e Bangladesh, due paesi che per l'Italia sono considerati sicuri, ma per gli altri stati europei no. E quindi, i migranti rischierebbero persecuzioni o discriminazioni. Un concetto ampiamente prevedibile, per altro: curioso, che proprio l'Italia consideri l'Egitto un paese sicuro, dopo averci aperto una battaglia giudiziaria per far luce sulla tragica morte di Giulio Regeni.
Fatto sta, che mentre Lega e Fratelli d'Italia gridano allo scandalo e alla magistratura politicizzata, i migranti dovranno essere liberati, e quindi portati sul suolo italiano. Il tutto, dopo aver speso chissà quanti soldi per portare 16 persone per mille miglia marine su una nave con 70 membri di equipaggio. Chi paga, per questa ottima figura?