DOSSIER AUTONOMIA: "NIENTE RICHIESTE, SOLO BOZZE"
Porti, sanità, autostrade, sovrintendenze, energia. Sono queste, le principali materia su cui il veneto sembrerebbe aver messo gli occhi, nei dossier consegnati al Governo nella richiesta di interlocuzione sul tema dell'autonomia differenziata. Non solo, quindi, le prime nove materie non Lep per cui è già iniziata la trattativa: sarebbero le altre 14, il bersaglio grosso inquadrato da Palazzo Balbi. Dalle grandi reti di trasporto e navigazione, alla gestione dell'organizzazione della scuola, fino alla produzione e distribuzione di energia.
Pagine che sembrerebbero essere state diffuse solo successivamente all'audizione del presidente Zaia, martedì scorso in Consiglio Regionale. Cosa che ha fatto gridare immediatamente allo "sgarbo istituzionale" le opposizioni di Palazzo Ferro Fini, che avrebbero voluto confrontarsi più direttamente sui contenuti, invece che sui massimi sistemi del percorso di autonomia.
Per la scuola, la Regione Veneto vorrebbe chiedere la competenza della nomina dei presidi; per la gestione dell'ambiente, la partita delle bonifica delle grandi aree inquinate di Porto Marghera. Le materia non LEP, insomma, sarebbero solo l'antipasto. E quando si parla di sanità, la richiesta sembrerebbe quella "di deroga ai limiti di spesa previsti a livello nazionale". Zaia, che a Verona annuncia l'avvio di un progetto di collegamento ferroviario tra l'aeroporto Catullo con il Garda e la stazione di Verona Porta Nuova, frena le polemiche.