POLIZIA SGOMBERA L’EX STUDENTATO MENEGHETTI
E’ scattato alle 7 di martedì mattina lo sgombero da parte della polizia dell’ex studentato Meneghetti, in via Sant’Eufemia a Padova. L’edificio, chiuso dal 2014 per problemi di stabilità, era stato occupato lunedì da una ventina di attivisti del Centro sociale Pedro, che avevano forzato il cancello e appeso due striscioni di protesta.
Su disposizione del Questore Marco Odorisio, sono intervenuti gli agenti della Questura, della Digos, del Reparto Mobile e dell’Unità cinofila, con il supporto dei Vigili del Fuoco. I ventuno giovani presenti all’interno sono stati identificati e denunciati per invasione di edificio. Subito dopo, la proprietà ha disposto la messa in sicurezza della struttura.
La Rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, ha commentato lo sgombero sottolineando che «la sicurezza di studentesse e studenti è una priorità imprescindibile». Ha ricordato che l’ex collegio è inagibile e che è previsto, per lo stabile, un piano di riqualificazione da 13 milioni di euro, che restituirà alloggi per 85 studenti a canone agevolato entro il 2027. «Siamo un ateneo aperto al dialogo – ha aggiunto – ma la sicurezza non può essere messa a rischio».
Non si è fatta attendere la replica dei collettivi studenteschi, che accusano l’Università di favorire gli studentati privati e di aver lasciato in abbandono il Meneghetti per oltre dieci anni.
Dopo lo sgombero, decine di studenti si sono radunati davanti a Palazzo Bo per un presidio pacifico. Sul posto è intervenuto anche il Sindaco di Padova, Sergio Giordani, che – pur riconoscendo le difficoltà abitative degli studenti – ha espresso sostegno alle forze dell’ordine per l’intervento, definito necessario per motivi di sicurezza.
Oggi l’Università di Padova conta oltre 70 mila iscritti, ma soltanto 1.600 posti letto gestiti dall’Esu. Per molti studenti fuori sede il mercato privato resta l’unica opzione, con costi però decisamente troppo alti.