PENSIONI: NULLA DI NUOVO ALL'ORIZZONTE

Nulla di nuovo sul fronte pensioni. Lo schema di disegno della Legge di Bilancio in sintesi riconferma la scorsa Manovra a partire da Quota 103 , Ape e Opzione Donna. La sbandierata promessa di mettere mano migliorando la Monti / Fornero con una possibile uscita dal mondo del lavoro senza limite di età e con 41 anni di contribuzione non si è concretizzata, restano immutati i 62 anni con 41 di contributi. Nulla di nuovo sul fronte Ape sociale, l’anticipo pensionistico che può essere ottenuto, raggiunti i 63 anni e cinque mesi di età, dai lavoratori in difficoltà: disoccupati, care giver, persone con invalidità almeno del 74% e con almeno 30 anni di contributi, o impiegati in attività usuranti con almeno 36 anni di contributi. Opzione donna invece consente alle lavoratrici un pensionamento anticipato, con 35 anni di contributi, 61 anni di età ridotti di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due anni. Anche in questo caso nulla di nuovo. Volendo una notizia positiva per i pensionati nel 2025 la si trova, la conferma della rivalutazione piena dopo i precedenti tagli subiti. Una garanzia che però ha tutto il sapore di obbligo di legge più che di intervento dell’attuale Governo. I nostri pensionati in sintesi restano sempre la cassa di credito preferita dai Governi italiani , questo e quelli passati.